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Lui & Lei

Faccio godere il mio migliore amico al telefono


di amoletettone
02.02.2022    |    5.941    |    3 9.6
"E oggi ho avuto conferma da come mi guardavi la scollatura..."
Bevevo il primo caffè della giornata davanti al barista che non smetteva di fissarmi la scollatura quando scorsi dall'altro lato del bancone il mio amico Federico.
Erano diversi mesi che non lo vedevo, da quando si era trasferito fuori città per lavoro. Lo salutai da lontano e nell'avvicinarmi con entusiasmo mi accorsi però che lui di entusiasmo ne aveva davvero poco. :-"Fede ciao.. come stai?" :-" Ehi Ambra, eh insomma un po di casini.." aveva una brutta cera.
Mi fece capire che c'era maretta con la ragazza. :-"Dai beviamo qualcosa così ne parliamo se ti va."
Io e Federico eravamo vecchi amici dai tempi della scuola. Abitava a 2 passi da casa mia e siamo cresciuti praticamente insieme. Il classico bravo ragazzo che tutte le mamme vorrebbero per le loro figlie. Alle elementari era il mio fidanzatino. Senza che lui lo sapesse ovviamente. A liceo il mio confidente e la mia ancora di salvezza nei momenti di difficoltà.
Poi dopo l'università ci siamo un po' persi di vista e da quando ha trovato lavoro fuori città non lo becco praticamente mai.
:-"Che hai Fede?" gli chiesi mentre mi accomodavo al tavolo. :-"Eh credo sia finita con Marta. Ormai da quando vivo fuori ci vediamo pochissimo. Le telefonate sono diventate sempre meno frequenti e il nostro rapporto si è completamente appiattito. Sono rientrato stamattina per recuperare delle cose a casa e non mi risponde neanche al telefono." Aveva l'aria affranta. Mi fece una tenerezza da abbracciarlo per consolarlo.
:-"Dai che Milano è il mondo.. troverai sicuramente il modo di distrarti e riprenderti." dissi io.
Annuiva sconsolato. Poi accennò un sorriso triste e chiese come andasse a me invece . Gli raccontai le ultime cose e come proseguiva la vita del paese. Mi sorrise più di una volta, mi faceva piacere farlo sentire meglio. :-"Beh ti trovo bene Ambra e in gran forma! "Disse percorrendo furtivamente con gli occhi il mio corpo. :-"Oh grazie , saranno secoli che non me lo dici" Ammiccai io soddisfatta. :-"Beh si.. sarà anche questo nuovo look un po più aggressivo al quale non sono abituato.. ma sei proprio una gran gnocca." mi fece l'occhiolino . Finalmente non mi vergognavo più del mio corpo e le mie curve d'un tratto sprigionavano tutto il loro carisma se esaltate da un abbigliamento più audace. :-"Grazie Fede... sono solo 20 anni che mi hai davanti e me lo dici ora ma grazie.." gli dissi ridendo con una punta di orgoglio.

Ci congedammo con la promessa di rivederci visto che sarebbe rimasto qualche giorno in città.

La sera dopo l'ufficio rientrai a casa per sbrigare le solite faccende da casalinga. Il mio ragazzo Paolo era ancora al lavoro. Presi il cell per ricordargli di prendere un po di cibo da asporto. Lessi di sfuggita anche una frase tremendamente malinconica nello stato whatsapp di Federico. Mi strinse il cuore e lo chiamai pensando avesse bisogno di parlare per sentirsi meno solo.
D'altronde lo aveva fatto milioni di volte lui per me.

Un paio di squilli poi un sommesso:-" ciao Ambra"
:-"ohi Fede allora come stai, novità?"
:-"eh l' ho cercata anche a casa dei suoi, ma si nega sempre. Credo siamo proprio al capolinea"
:-"Mi dispiace tanto Fede.. ma non devi buttarti giù. Hai un nuovo lavoro e una nuova vita a Milano e sono sicuro che andrà tutto benissimo.. sei in gamba lo sai."
Cercai di cambiare discorso ricordando qualche aneddoto dei tempi del liceo, dei nostri pazzi compagni di classe, di come prendevamo in giro i prof e di quando facevamo sega a scuola.
Pian piano ci scapparono genuine risate. Era quello che ci voleva pensai soddisfatta.
:-"Grazie Ambra.. ci sei sempre quando ho bisogno"
:-"Come tu ci sei sempre stato per me.. il nostro è un rapporto speciale lo sai. Non c'è nulla che io non ti abbia mai detto e nulla che tu non abbia mai detto a me."
:-"Vero..pensa ci sono cose che non ho mai detto neanche a Marta che tu invece sai." mi dice.
:-"Ah si addirittura?" faccio io.
Lui :-"Eh si tu sai tutto di me. Mi conosci da sempre."
Ero incuriosita, cosa non avrebbe voluto dire alla sua fidanzata?
Poi capii in un baleno... era una sua vecchia fissa :-"Cosa non sa? che ti piacciono le tettone mentre lei aveva una prima?"
Lui:-"ahahahah ma mi leggi nel pensiero? ecco perchè non gliel'ho mai detto" ridacchiava.
Io :-"Ti conosco bene.. e oggi ho avuto conferma da come mi guardavi la scollatura."
Lui :-"Eh beh Ambra non ti ho mai vista cosi.. oggi avevi un' aura diversa.. quasi non ti riconoscevo... cosi... sexy... ti ricordo sempre come una acqua e sapone."
Io :-"Eh si ho cambiato un po look ultimamente fede.. vado in palestra .. poi sto prendendo nuove consapevolezze sai..vivo meglio il mio corpo e mi rendo conto di quanto possa essere avvenente agli occhi degli altri."
Lui :-"Ambra.. devo sapere qualcosa??"
Risi divertita dalla curiosità che stavo provocando nel mio amico. Mi conosceva bene..
Lui :-"Su su sputa il rospo... che hai combinato?"
:-"Ma nulla di che..." cercavo di difendermi e schivare in maniera poco convinta la sua insistenza.
:-" Voglio sapere tutto...dettagli compresi... come mi raccontavi 10 anni fa."
Io: " i dettagli di 10 anni fa erano stupide limonate fuori scuola Fede..."
Lui :-"Beh che c'entra.. ogni età ha i suoi dettagli..voglio i dettagli anche adesso..."
Sospirai un po imbarazzata ma allo stesso tempo eccitata dalla piega inaspettata che stava prendendo la conversazione.
Ovviamente non potevo raccontare davvero quello che era successo nell'ultimo periodo. Mi limitai a parlargli di un episodio di qualche giorno prima.
:-"Allora??" pressava lui dall'altro lato del telefono.
:-"Ehi ma come siamo curiosi... ti posso solo dire che per poco l'altro ieri non facevo venire un infarto a un tizio in spiaggia."
:-"Maddai... racconta"
:-"Praticamente ero a prendere il sole alla spiaggia prima del porto, ricordi? quella dove andavamo da ragazzini." :-" Sisi ricordo" diceva lui.
:-"Era un giorno feriale e c'era davvero poca gente. La spiaggia libera praticamente deserta. Cosi stendo il mio telo, indosso le cuffie e mi godo un paio di ore di sole in santa pace. Dopo qualche minuto prendo a spalmarmi un po di crema protettiva. Guardandomi intorno quasi quasi penso di sfilarmi il pezzo di sopra e prendere colore in modo uniforme, senza il segno di quei laccetti antiestetici sul petto. Sto quasi per slacciare il reggiseno alle mie spalle quando noto che dal pontile del porticciolo c'è un uomo che armeggia su una barchetta. E' un pescatore evidentemente appena rientrato. E' di mezza età, sai di quelli con la pelle perennemente scura bruciata dal sole tra rughe e barba brizzolata incolta . Si siede e armeggia con la rete da pesca fra le mani.
Cavolo penso, "proprio ora". Desisto un po' seccata. Lascio cadere solo i lacci superiori. Mi incremo alla buona cercando di non far trasbordare tutto il davanzale che mi ritrovo fuori dal costume. Il tipo però comincia a buttare continue occhiate."
:-"E ci credo con quello spettacolino..." commenta sghignazzando Federico.
:-"Eh si in effetti credo si sia rifatto gli occhi... ma non è tutto. " lui :-"Ah si? continua ti ascolto.."
:-"Beh mi accorgo che mi fissa senza pudore... e a un certo punto diciamo casualmente mi piego per riprendere la crema e mi esce fuori un capezzolo..."
:-"Ahhh monella! " mi esclama Federico divertito. :-" L'hai fatto apposta! di la verità... ti piaceva avere gli occhi addosso" io:- "Eh si..come negarlo.. ma non finisce qui...ascolta." Ora prendo a raccontare con voce sommessa :-" Penso che alla fine non è vicinissimo... in realtà neanche tanto lontano." lui:- "Eh quindi?? " sento con voce carica di curioso stupore dall'altro capo del telefono. :-"E quindi .. per fartela breve Federico, me ne frego e mi slaccio il costume."
lui :-"Sei rimasta in topless?? Ma che davvero?? Tu !?"
Io:-"Beh ti sembra strano? non ci trovo nulla di male caro.. " lui:-"Ah no non assolutamente .. e che non immaginavo che tu potessi.. " Io:-" Cosa non immagini?" :-"Niente niente" dice degluttendo... :-"continua pure.."
io:-"Ti dicevo che praticamente tiro via il pezzo di sopra e mi incremo per bene. E mentre compio questa operazione il tipo smette di armeggiare e prende a fissarmi. Mi spalmo la crema sul seno, con le mani lo stringo dai lati e risalgo fino al petto. Lo guardo e me lo ritrovo sempre con gli occhi incollati addosso. Senza scrupoli. incrocia anche ilo mio sguardo come a volermi dire "so che lo sai che ti sto guardando." :-" Eh dimmi... i capezzoli ti erano diventati duri?"
:-" Federicooo ma che domande mi faiii!?" Lo ammonisco con finto fare risentito... poi con voce sommessa :-"Si erano diventati duri... perchè me lo chiedi?" Un paio di secondi di pausa... lui :-"così ...immaginavo la scena... " .-"Ma Fede... non ti starai mica eccitando??" Gli domando con voce maliziosa di chi sa già la risposta.. Non mi risponde. Sento il suo respiro gracchiare al telefono. :-"Maiale! confessa ti stai eccitando.. a sentire la tua amichetta che ti racconta..." Non mi risponde. Lo sento respirare pesantemente e in un attimo sento il cuore accellerarmi all'impazzata. La situazione era surreale. :-"Vuoi sapere che altro è successo?" gli chiedo. :-" Si.." ricevo pronta risposta questa volta. :-"Mi sono alzata e sono andata a fare il bagno tette al vento..con i capezzoli duri come chiodi. Il tutto sotto lo sguardo arrapato del marinaio guardone che per giunta, per vedere meglio si era alzato a prua e aveva una clamorosa erezione in bellavista." Ancora il gracchiare del suo respiro. :-"Che stai facendo Federico? Ti sento quasi ansimare... " gli dico provocatoriamente con voce sommessa da troia. Stavo facendo eccitare il mio migliore amico e la cosa incredibilmente mi stava facendo impazzire. :-"Ti ascolto..." mi risponde... :-"Mi ascolti e basta?" rincaro io... :-"Ascolto e immagino..." :-" Cosa immagini?" :-" Le tue tettone al vento... devono essere uno spettacolo..." io:-" Lo sono sai... ne vado fiera...vedessi poi che capezzoli che ho.. rosa e perfettamente proporzionati alla mia quarta piena.." Sento il respiro ora palesemente affannoso. :-"Ma che fai ti stai toccando? Maiale... confessa." lui :-" Ma no che dici..." Io:-" Federico... dimmi la verità. Non mi incazzo mica..lo sai tra me e te non ci sono taboo. Rispondimi" :-"Si.." mi risponde. In quel momento ho una punta d'orgoglio che mi fa scendere un brivido al basso ventre. Essere la fonte di piacere altrui mi fa trasformare nelle peggiore delle troie. Continuo :-" mmm e dimmi ... ce l'hai già in mano?" lui:-" No... è duro nei jeans. Lo accarezzo... mi hai messo una gran voglia.." Io :-" Beh dai allora che aspetti..tiralo fuori..." Sento la zip aprirsi, poi silenzio. :-"E' durissimo" mi dice. Mi sto bagnando come una quindicenne. Assurdamente immagino Federico sulla poltrona di casa lustrarsi il cazzo pensando a me. E' una scena che non mi è mai passata per l'anticamera del cervello, invece adesso mi sconvolgeva e mi eccitava indecentemente.
:-" Ti eccitano cosi tanto le mie tette?" lui.-" Si... le ho sempre segretamente desiderate sin da ragazzino..." La voce è rotta dalla goduria. :-"Ti stai segando?" :-"Si...Ce l'ho durissimo." io:"Bravo continua." Mi eccitava da matti eccitarlo. Volevo farlo impazzire. :-" Si dai continua... mi piace sapere che ti stai masturbando per me..lo sento sai.." la sua mano furiosa sulla cappella umida lasciava sentire in lontananza il rumore liquido che ritmico scappucciava il suo cazzo in tiro. :-" Sai..se tu fossi qui... te le mostrerei per un momento." A quelle parole lo sento rantolare parole sbiascicate... rincaro :-"Ti piacerebbe eh?" Mentre lo provoco mi infilo una mano nelle mutandine. Ho il sesso in fiamme. Le mie dita sfiorano il grilletto per poi conficcarsi dolcemente all'interno dando gloria alla carne che implorava di godere. Incollo l'orecchio al cell e ogni rantolo, ogni gemito e ogni "si" roco di piacere mi porta a torturarmi il clitoride come un ossessa. :-"Ti sbatterei la cappella dura sui capezzoli... ti farei sentire l'odore di cazzo eccitato sotto al naso." riesce a dirmi con voce roca e ansimante. :-" mmm si... mi fai bagnare porco... continua... " e lui :-"Ti infilerei il cazzo fra le tettone...chissà che spagnola sai fare..." io:-" mm e non sai quanto sono brava con i pompini..." era completamente fuori di se dall'eccitazione e probabilmente vicino all'orgasmo. Lo stesso d'altronde valeva per me. Scambiarci parole cosi oscene per il raggiungimento del godimento reciproco dava a tutto ciò un non so che di surreale, come un sogno, come se non stesse accadendo davvero. :-"Stai per venire porco?" Vorresti sborrare sulle mie tettone eh... avanti fallo..:- "Si...dimmelo...dimmelo" implorava lui.
:-"Sborra maiale... voglio sentirti svuotare le palle" gli dicevo mentre freneticamente mi scopavo la figa con le dita. Per qualche secondo ci siamo scambiati solo rantoli e gemiti senza più una parola. Il nostro godere reciproco stava raggiungendo l'apice del piacere. "Vengo cazzo ..vengo" furono le ultime parole che udii prima di abbandonarmi al piacere e ad un orgasmo talmente violento da farmi tremare le gambe. Mi abbandonai esausta al divano.
Neanche il tempo di razionalizzare e di riprendermi che senti le chiavi muoversi nella toppa della porta d'entrata. Stava rientrando il mio lui. Il tempo di mettere giù il cell e dirgli.. :-"Ciao tesoro...ho qualcosa da raccontarti.."

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